Studi Biografici e Bibliografici Sulla Storia Della Geografia in Italia, Volume II

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Repertorio della pubblicistica educativa e scolastica e della letteratura amena destinata al mondo femminile nell’Italia dell’Ottocento, Macerata, EUM, 2009, pp. La produzione di tali repertori continua grazie al lavoro di biografe e storiche, o a particolari progetti editoriali, e viene utilizzata come modello anche da parte di minoranze religiose, razziali ed etniche per sostenere le proprie rivendicazioni, recuperare la memoria, opporsi alla ricostruzione della storia ufficiale. Actes du colloque organisé par le Dipartimento di storia dell’Università degli studi di Firenze, l’École française de Rome et le Comune di Firenze «Progetto donna», Florence 11 et 12 juin 1999, Firenze, 1999, pp.

Tra la fine del XVIII e il XIX secolo la tradizione si "femminilizza": molte più autrici si dedicano alla scrittura di biografie di donne illustri, per scopi commerciali o per sostenere e diffondere le proprie convinzioni, come l'opera in sei volumi, Female biography, or, Memoirs of illustrious and celebrated women of all ages and countries (1803) della femminista britannica Mary Hays. L'opera di Boccaccio, da poco tradotta in Francia e molto popolare negli ambienti di corte parigini, ispira alla scrittrice l'idea di comporre un proprio catalogo di donne famose, concepito come una difesa delle donne contro la misoginia maschile, creando un "importante precedente per la querelle des femmes". Eugenio Comba, Donne illustri italiane proposte ad esempio alle giovinette da Eugenio Comba, Torino, Paravia, 1885. A look at the life of painter Vincent van Gogh during the time he lived in Arles and Auvers-sur-Oise, France. The journey that led to Charles Dickens' creation of "A Christmas Carol," a timeless tale that would redefine Christmas.Repertorio della pubblicistica educativa e scolastica e della letteratura amena destinata al mondo femminile nell'Italia dell'Ottocento (2009) , conferma l'ampia diffusione e consistenza, soprattutto nella seconda metà del secolo XIX, del filone editoriale rappresentato dalla galleria di donne celebri, e in particolare della tipologia del catalogo "patriottico-morale", situato all'incrocio tra ricerca storica, letteratura e pedagogismo. I cataloghi biografici femminili o "Plutarchi femminili" [1] sono repertori comprendenti elenchi, selezioni, gallerie di donne insigni, celebri o esemplari, organizzati su un tema, autonomi o contenuti in un testo più ampio, con finalità agiografiche, encomiastiche, erudite o moralizzanti e didascaliche. Questi testi esprimono la volontà della classe dirigente liberale di conciliare la tradizione cattolica con i principi liberali, allontanando ogni modello di emancipazione e confermando la posizione di subordinazione femminile: lo dimostrano l'eclettismo che guida la selezione delle donne insigni - Anita Garibaldi, figure di sante e la regina Margherita - e l'invito rivolto alle fanciulle di rispettare la gerarchia dei ruoli di genere; se è opportuno che conoscano le biografie di scienziate, artiste, scrittrici, non devono però aspirare ad imitarle, altrimenti "il mondo andrebbe a poco a poco sossopra". He goes on to provide details about four professors of theology at the university who were all Conventual Franciscans.

Nel 1589 il bolognese Ercole Marescotti, canonico della Metropolitana di Bologna, scrive Dell'eccellenza della donna, diviso in due parti: nella prima, ispirandosi a esempi di donne dell'antichità da lui ritenute eccezionali per talento, bellezza, lignaggio, commenta in termini generali le virtù e l'intelligenza femminili; nella seconda descrive una ventina di nobildonne viventi di Bologna, elogiandone le doti. This definitive bibliography includes Amat and Uzielli's studies of maps of Italian exploration from the 13th to 17th century.Pilleri, vengono proposte biografie di eroine del legittimismo, donne martiri della Rivoluzione francese, votate alla difesa della religione e della propria famiglia. Definitions and other text are available under the Creative Commons Attribution-ShareAlike License; additional terms may apply. Un intreccio rivelatosi evidente, ad esempio, nei repertori risorgimentali italiani, impegnati a costruire l'immagine della "sposa e madre patriottica", educatrice dei cittadini del nuovo stato nazionale. Il genere biografico, nella sua accezione moderna, raggiunge la sua formale codificazione alla fine del Settecento. Rosanna De Longis, Maternità illustri: dalle madri illuministe ai cataloghi ottocenteschi, in Marina D'Amelia (a cura di), Storia della maternità, Roma-Bari, Laterza, 1997, pp.

After John Nash, a brilliant but asocial mathematician, accepts secret work in cryptography, his life takes a turn for the nightmarish. Nel secolo successivo si fanno strada nei paesi in cui sono in atto processi di unificazione nazionale, gli esempi di madri e spose patriottiche. Tra queste, Les vies des femmes célèbres (1505), su esempio del Boccaccio, hanno per autore il domenicano Antoine Dufour che le scrive in omaggio ad Anna, duchessa di Bretagna e regina di Francia.Based upon the short but fruitful life of illness-racked Italian poet and philosopher Giacomo Leopardi. By purchasing the item from Charlies Chapters Ltd you agree that you are happy to receive a revised edition.

EN) Arianne Chernock, Gender and the Politics of Exceptionalism in the Writing of British Women’s History, in Pamela S. In Italia la produzione biografica di "genealogie" illustri è strettamente collegata alla costruzione della nazione e della sua rappresentazione; celebrità e maternità sono spesso collegate e nella ricerca del modello della "madre italiana" vengono utilizzate sia figure reali che allegoriche, spesso tratte dall'antichità romana, riferimento identitario delle origini: la "madre virtuosa" che incarna le virtù di castità, frugalità e abnegazione è rappresentata da Lucrezia, Porcia, Arria, da Azia e Cornelia, consacrate all'educazione dei figli, che fin dalla nascita vengono da loro stesse allattati, bandendo la nutrice. EN) Miriam Elizabeth Burstein, Women worthies, in Mary Spongberg, Barbara Caine, Ann Curthoys (a cura di), Companion to Women’s Historical Writing, New York, Palgrave, 2005. EN) Gerda Lerner, Placing Women in History: A 1975 Perspective, in Berenice Carroll (a cura di), Liberating Women’s History: Theoretical and Critical Essays, Urbana, University of Illinois Press, 1976, p.

Negli anni venti dell'Ottocento il letterato milanese Ambrogio Levati dà alle stampe il Dizionario biografico cronologico diviso per classi degli uomini illustri (1821-1822), [41] [42] con tre volumi dedicati alle Donne illustri, più di settecento schede biografiche di donne di tutti i tempi; l'opera, menzionata come uno dei "varj e accreditati Dizionarj Bibliografici di Donne Illustri", viene in seguito utilizzata come fonte dal bibliografo e collezionista padovano Pietro Leopoldo Ferri, autore nel 1842 della Biblioteca femminile italiana, repertorio di opere di autrici vissute dal Duecento ai primi decenni del XIX secolo, un "nuovo monumento alla gloria del gentil sesso", rappresentativo dell'ingegno della nazione. Critiche nei confronti della rappresentazione delle donne nella storia era state avanzate anche da alcune femministe del XVIII secolo, come la scrittrice e filosofa britannica Mary Astell, che in The Christian Religion as Profess'd by a Daughter of the Church of England (1705) aveva sostenuto che le uniche donne che avevano trovato riconoscimento nella storia erano quelle che avevano assunto modelli maschili; Mary Wollstonecraft nel suo Vindication of the Rights of Woman (1791) aveva criticato l'importanza assegnata alle donne insigni, ritenute un'eccezione alla regola. Ne sono esempio Vite e ritratti delle donne celebri d’ogni paese (1834) della duchessa d'Abrantès, opera tradotta e ampliata, con l'aggiunta di altre biografie nazionali, "da letterati italiani" tra il 1836 e il 1839, Iconografia italiana degli uomini e delle donne celebri, 4 voll. I moti del 1848, cui partecipano molte donne, consegnano come esempio per le nuove generazioni le eroine morte sulle barricate, come le milanesi Luisa Battistotti e Giuseppina Lazzaroni, o Colomba Antonietti, caduta nella difesa della Repubblica romana, che verranno censite, con molte altre figure femminili insigni, riportate alla luce dall'oblio dei decenni precedenti, nel repertorio dello storico Atto Vannucci, più volte riedito, ampliato e preso ad esempio da altri autori. Smith, The Contribution of Women to Modern Historiography in Great Britain, France, and the United States, 1750-1940, in The American Historical Review, vol.



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